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Abissinia, Vajont e Belice.

Tasse da impazzire.

Alcune ci sono, ma non si vedono. Così i commercialisti di Venezia hanno scoperto che con le accise sulla benzina gli italiani pagano ancora i danni della guerra d’Abissinia del 1935, ma anche il disastro del Vajont e il terremoto del Belice. Ma non è tutto.

 

Il prelievo fiscale su sigarette e superenalotto ha il peso record rispettivamente dell’80% e del 62%. Nel caso della lotteria, quindi, solo il 38% degli introiti viene rimesso in gioco. Lo studio ha anche calcolato che il peso del fisco in Italia oscilla sui redditi dal 30% al 50%.

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A gravare sulle sigarette è in particolare l’accisa o imposta di consumo (58,5%), oltre all’Iva (20%) e all’eventuale dazio se il prodotto non è di provenienza europea. Sul superenalotto, il 62% di prelievo fiscale è tra tasse e accise e una minima percentuale destinata al rivenditore di tagliandi. Sui prezzi dei carburanti, infine, sempre secondo i commercialisti veneziani, le tasse pesano per il 70%. Intanto l’Inps annuncia nuove regole sulla cassa integrazione ordinaria: sarà più flessibile e si calcolerà, al fine del raggiungimento di un massimo di 52 settimane usufruite, sui giorni e non sulle settimane. L’azienda che chiede la cig, dunque, comunicherà all’Inps il numero di settimane effettivamente usufruite dai lavoratori (la somma dei singoli giorni diviso 5 o 6 a seconda se si tratti di settimana corta o no) affinché l’Istituto ne tenga conto ai fini del computo delle 52 settimane.

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Fonte: http://www.ultimenotizie.tv/notizie-economiche/tasse-nascoste-per-la-guerra-dabissinia-vajont-e-belice.html

 

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